8.1.3 Creare una immagine disco Guida valida per il servizio Cloud Server Pro

La procedura di creazione di una immagine disco è eseguita dal sistema e prescinde l'hypervisor utilizzato dal Cloud Server.
 
La creazione di una immagine disco non è possibile se è presente uno snapshot attivo.
 
Per procedere con la creazione di una immagine disco è necessario aver attivato il servizio FTP ed avere uno spazio sufficiente per il salvataggio dell'immagine.
  • Collegarsi al Pannello di Controllo;
  • selezionare la voce "COMPUTING" presente nel menù orizzontale;
  • selezionare il Data Center;
  • nella sezione "Cloud Computing Gestione" individuare il Cloud Server di cui si vuole clonare il template;
  • se il Cloud Server è acceso, eseguire la procedura di spegnimento ("SPEGNI SERVER" > "ARRESTA");
  • scorrere la pagina verso il basso fino alla sezione "Dischi Virtuali";
  • cliccare sul pulsante "ESPORTA" del disco desiderato;
  • si aprirà il livello modale "Esporta HD" dove saranno riportiti i dati relativi al nome del file creato e al suo percorso nello spazio FTP;
  • confermare l'operazione con il pulsante "OK, ESPORTA";
  • al termine della procedura di creazione della copia, l'immagine disco sarà disponibile nello spazio FTP a disposizione dell'utente.
L'operazione ha una durata variabile in funzione della dimensione del disco. Durante l'esportazione non è possibile utilizzare il Cloud Server.
  • Se si desidera creare delle immagini disco per Hyper-V (files .vhd) a partire da dischi fisici del proprio PC o server è possibile usare l'utility Disk2VHD (https://docs.microsoft.com/en-us/sysinternals/downloads/disk2vhd).
     
    Dopo l'importazione e durante il primo utilizzo del disco virtuale possono verificarsi degli errori riconducibili al cambio hardware, passando da disco fisico a disco virtuale. La cosa può essere particolarmente problematica (sia su sistemi Windows che Linux) se si tratta di un disco di boot.
  • Un altro metodo per la conversione di dischi e/o di un'intera macchina è l'utilizzo dell'apposito tool presente in SCVMM ed installato nel proprio server locale. Tale tool (utilizzabile gratuitamente per 365 giorni) creerà un files .vhd per ogni disco presente nel server locale. É possibile trovare una guida all'indirizzo https://msdn.microsoft.com/en-gb/library/dd380687.aspx. Questa procedura in caso di dischi virtuali di boot tenta di riconfigurare il disco per non incontrare i possibili problemi descritti con il metodo precedente.
  • Se si dispone di un server o di un PC Windows 7, Windows 2008 Server e successivi la gestione di dischi virtuali è molto semplificata: andando su "Gestione Computer" e cliccando con il tasto destro del mouse su "Gestione Disco" sarà possibile optare per "Crea VHD" e "Collega VHD".
Per convertire dischi in ambiente VMware e quindi per poter creare files .vmdk lo strumento più completo fornito da VMware è VMware Converter (tramite questo tool è possibile fare conversioni di immagini anche di hypervisor differenti).

Altri strumenti più semplici forniti sempre da VMware per il medesimo scopo sono "VMware Workstation", "VMware Server" e "VMware Fusion". I file VMDK sono gestibili anche dal tool gratuito "VMware Player".