10.5 IPv6

È consentito l'utilizzo di un numero massimo di 16 indirizzi IPv6 su ogni Cloud Server (VMware / Hyper-V) e di un solo indirizzo IPv6 su ogni Cloud Server (OpenStack). L'utilizzo di un numero di indirizzi IPv6 superiore comporterà la disconnessione del Cloud Server dalla rete. Se si ha necessità di utilizzare più di 16 indirizzi IPv6 sui propri Cloud Server, contattare l'assistenza tecnica che valuterà la richiesta.
 
L'IPv6 è un nuovo protocollo di Internet sviluppato per poter sopperire all'esaurimento degli IPv4 disponibili.

Il crescente e costante incremento di dispositivi connessi alla rete Internet (PC, Laptop, Smartphone, Tablet, SmartTV, VoIP, sistemi domotici, ...) ha saturato gli attuali IP pubblici disponibili, gli ultimi blocchi di IPv4 sono stati distribuiti il 3 Febbraio del 2011, ai 5 RIR (Regional Internet Registry - le organizzazioni per la assegnazione delle risorse numeriche in una determinata area geografica).

CONFIGURARE UN IPv6
 
  IPv4 IPv6
bit 32 bit 128 bit
formato 4 gruppi di 3 cifre decimali
separati da un punto
8 gruppi di 4 cifre (2 esadecimali)
separati da due punti
  62.149.188.210 2001:0db8:85a3:0000:1319:8a2e:0370:7344
  28 . 28 . 28 . 28 2828 : 2828 : 2828 : 2828 : 2828 : 2828 : 2828 : 2828
  28 in decimali = 256
un numero tra 0 e 255
28 in esadecimali = ff
un numero tra 00 e ff
n° indirizzi IP 28x28x28x28 216x216x216x216x216x216x216x216
  232 circa 4,3x109 2128 = 1632 circa 3,4x1038
  4,3 miliardi
4.300.000.000
340 miliardi di miliardi di miliardi di miliardi
340.000.000.000.000.000.000
.000 000.000.000.000.000
I miliardi di nuovi indirizzamenti che IPv6 consente, permettono ai vari utenti di poter ricevere non un solo indirizzo IPv6 (come normalmente avveniva con IPv4) ma blocchi di IP compresi in un range di 64 bit (circa 1,8x108 quindi 18 miliardi di miliardi di combinazioni), ciò permetterà di fare a meno del NAT (Network Address Translation) assegnando indirizzi univoci ad ogni singolo terminale.

Altro vantaggio è la sicurezza: IPv6 include la tecnologia IPsec (Internet Protocol Security), facoltativa su IPv4.
Esistono delle regole su come scrivere un IPv6:
  • tutte le lettere sono scritte in forma minuscola
  • ogni singolo blocco di quattro zeri può essere contratto in un solo zero
    2001:0db8:85a3:0000:0000:8a2e:0370:7344 = 2001:0db8:85a3:0:0:8a2e:0370:7344
  • una sequenza contingua di due o più blocchi di zeri può essere contratta in ::
    2001:0db8:85a3:0000:0000:8a2e:0370:7344 = 2001:0db8:85a3::8a2e:0370:7344
  • un IPv6 non può contenere più di una contrazione per gli zeri poiché sarebbe impossibile stabilirne la lunghezza, quindi
    2001::85a3::0370:7344 non è accettato
  • gli zeri iniziali di ogni blocco possono essere omessi
    2001:0db8:85a3:70aa:0101:1000:8a2e:0370:7344 = 2001:db8:85a3:70aa:101:1000:8a2e:370:7344
  • gli ultimi 32 bit possono essere scritti in formato decimale, avendo come IPv6
    2001:0db8 : 85a3:0000 : 0000:8a2e : 0370:7344
      32 bit
    0370 = 03 e 70 in esadecimale = 3 e 112 in decimale
    7344 = 73 e 44 in esadecimale = 115 e 68 in decimale

    quindi

    2001:0db8:85a3:0000:0000:8a2e:0370:7344 = 2001:0db8:85a3:0000:0000:8a2e:3.112.115.68
La struttura cloud.it utilizza la tecnologia Dual Stack per gestire la fase di transizione da IPv4 a IPv6 e questi funzioneranno in parallelo garantendo nel tempo la compatibilità di entrambi i protocolli.
La conversione di un IPv4 in un IPv6 consiste nel rappresentare il formato decimale dell'IPv4 nel formato esadecimale dell'IPv6.

Se ad esempio il nostro IPv4 è 62.149.188.210 procederemo facendo la conversione dei 4 blocchi decimali in esadecimali:
62 in decimale = 3e in esadecimale
149 in decimale = 95 in esadecimale
188 in decimale = bc in esadecimale
210 in decimale = d2 in esadecimale

avremo quindi che 62.149.188.210 può essere rappresentato come 3e95:bcd2 e di conseguenza

62.149.188.210 = 0000:0000:0000:0000:0000:ffff:3e95:bcd2 = ::ffff:3e95:bcd2